Pensieri



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mercoledì 8 agosto 2012

Fra Immacolato, al secolo Aldo Brienza (3° - estate 2011)


Ancora una lettera giunta al Direttore tra le decine pervenute in quei giorni.....

"Il Quotidiano del Molise"
del 18/07/2011
Gentile Direttore,
è limitativo, triste e “diabolico” ridurre tutta la vicenda di fra Immacolato ad interpretazioni oniriche ed a ritorni economici. Però non potendo negare che quest’ultimo aspetto non è sicuramente secondario, mi viene da esternare alcune riflessioni.
Se è vero che Castelpetroso è in provincia di Isernia è anche vero che appartiene alla diocesi di Campobasso. Per cui tutte le “entrate” legate direttamente alla struttura saranno introitate a favore della città capoluogo. Quindi reinvestite in progetti ed in opere di carità della Diocesi stessa. Ciò è buono e giusto sempreché gli amministratori non utilizzino male i denari!
Relativamente alle obiezioni per cui si ritiene che i pellegrini graviteranno sulla zona pentra favorendo economia locale, viene da osservare che, comunque, restando il beato Campobasso non si verificherà mai quello sviluppo in cui tanti credono e sperano. Per cui è meglio che l’isernino (sempre Molise è!) abbia un pur minimo “tornaconto”, piuttosto che il campobassano non abbia nulla in assoluto! Insomma penso “al cane del contadino, che per non mangiare lui non fece mangiare neanche il vicino!”

3 commenti:

  1. castelpetroso è in cattive acque economiche. aldo brienza non può essere usato per riportare gli utili per le spese pazze di mons. bregantini. Le ricordo che don alessandro porfirio non condividendo la linea di mons. bregantini sta realizzando una chiesa ed una casa di preghiera intitolata a fra immacolato a roccaspromonte (diocesi di trivento). Non si comprende perché mons. bregantini ha cambiato il postulatore mons. teti visto che era molto esperto giacché seguiva anche altre cause di beatificazione (salvo d'acquisto). Forse per ripicca perché stava per arrivare il decreto di venerabilità di fra immacolato con specificato il luogo dove sarebbe stato traslato(cattedrale) e don armando prima di morire aveva già fatto effettuare un progetto da un architetto per la traslazione di aldo brienza in cattedrale. Immediatamente mons. bregantini ha cambiato le carte in tavola ed il decreto di venerabilità si è arenato. Il prof. biscotti non può fare da postulatore nè può portare lui le carte a roma perché deve essere un sacerdote a svolgere la positio ed il nuovo postulatore non è esoerto della cosa. Tutto sarà stata una ripicca di mons. bregantini?

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  2. Il livore dell'anonimo nei confronti di Bregantini... è pari all'ignoranza con cui tratta questioni molto serie.
    Don Alessandro è anche lui un mistico: mai potrebbe essere contro il Vescovo;
    Biscotti non è mai stato postulatore

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  3. Quanti “Anonimi”!
    Cari amici, mi rendo conto che non vogliate firmare, ma se ogni messaggio arriva a firma di “Anonimo” rischia di non capirsi se si tratta di una.. due.. o più persone.
    Vi pregherei gentilmente di siglarvi con un qualsivoglia pseudonimo, in modo che si possa avere chiaro chi sia l’interlocutore.
    Mi asterrei dallo scendere nel dettaglio.....
    Certo Anonimo n°1 malcela uno spirito fortemente "critico" verso mons. Bregantini che però dal canto suo, in effetti, non di rado "parte sparato" per poi rendersi conto di non aver ben interpretato lo spirito e i desideri del popolo. La memoria torna alla questione di Baranello dove si vuolle a tutti i costi "convincere" il popolo che Messa e funerali (o matrimoni) non dovevano essere necessariamente congiunti. Ed io mi chiedo perchè tutto quello sforzo, come se prendere la Santa Comunione una volta in più faccia male. Ed anche il Canone Liturgico non è proprio d'accordo con questa selta "riduttiva"... ma questa è un'altra storia.
    Insomma io credo e confido che nostro Signore metta le cose a posto. Per ora tutto si è fermato, per cui vuol dire che la starda intrapresa non era quella "giusta".

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