Il Quotidiano del Molise del 16 gennaio 2012 |
Un'antica stampa (1858) raffigurante la chiesa di San Bartolomeo. A sinistra è ben visibile la croce viaria |
di Paolo Giordano
Fascino e “soggezione” ispira la croce lapidea posta al lato dell’altare in San Bartolomeo a Campobasso.
Il testimone oculare Gasdia, che la vide su quel cippo ancor oggi nell’angolo tra chiesa e canonica, suppone che originariamente si trovasse sul sagrato tra le due chiese di San Giorgio e di Santa Croce del Battente (attuale istituto delle Iammacolatine). Di essa si trova menzione e “raffigurazione” nella “matricola silvestri”, l’antico documento del Silvestro, parroco di San Giorgio, in cui si parla di un orto, proprietà della chiesa già dal 1238, posto “dalla parte di nanzi la Croce di Pietra et olim Piazza della Terra, quando era sopra..” L’autore la colloca senza esitazione presso la cinta muraria di Ugo II di Molise “da dietro altra strada che esce alla porta Fida vulgo detto la porta Fredda”. Il sacerdote correda il suo scritto con piantine e disegni tra cui anche la croce viaria, elemento determinante nell’urbanistica e nella cultura medioevale. L’opera esposta in san Bartolomeo, quindi, non è solo un simbolo religioso, ma una vera e propria reliquia della nostra “storia patria”.
la matricola silvestri con il disegno della croce viaria |
fotografie di Pietro Matropietro |