Ho ricevuto da un'amica questa segnalazione.
Ritengo sia giusto condividerla on line, quindi la mail così come mi è giunta:
"Io purtroppo conosco i protagonisti della storia e ho vissuto, anche se indirettamente, le varie fasi di questa brutta avventura.
Martedì dopo Pasqua ho trovato la moglie dell'infortunato ad aspettarmi con la terribile notizia di un brutto incidente, mentre le speranze e le illusioni erano ancora alle stelle.
Loro hanno intrapreso una battaglia legale, per avere giustizia per sé, ma anche perché questi accadimenti non debbano ripetersi.
Non si può accettare che la propria vita venga mutilata, non per imperizia, non per incapacità professionale, ma per semplice ignoranza."
Di seguito un articolo pubblicato su "La Voce" del 3 giugno scorso.