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mercoledì 16 gennaio 2013

Messaggi e riproduzioni in scala, atti d'amore verso Campobasso

Il Quotidiano del Molise
del 15/01/2013

di Paolo Giordano

“You have just stepped through one of the gates of the old Town Campobasso was born here, grant to this site the respect it deserves: hai appena varcato una delle porte di accesso al Borgo Antico, qui nacque Campobasso, concedi a questo luogo il rispetto che meriti!”
E’ con questo cartello stampato su “simil” pergamena che un esercente del centro storico invita i visitatori ad entrare, in quasi sacrale rispetto, nella cinta muraria che tradizione vuole realizzata dai Monforte. Lo fa attraverso un messaggio bilingue, perché crede fermamente che anche degli stranieri possano visitare e vivere Campobasso.
Il testo è più incisivo di quel che sembrerebbe poiché un apparente refuso cela in realtà un significato ben più profondo, siamo dinanzi all’evangelico “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”: concedi al mondo lo stesso rispetto che ritieni sia dovuto a te!
E’ questo uno dei tanti spontanei atti di amore verso la nostra città. Atti che a macchia di leopardo vengono compiuti da cittadini qualunque, accomunati dal desiderio di riscattare le sorti del territorio.
A qualche chilometro, nella chiesa di San Giuseppe Artigiano, “Gesù nasce pure a Campuasce”. Due presepisti, Vincenzo Matrella e Libero Di Tota, hanno ricostruito il Monte con tanto di chiese (le due romaniche dei Santi Bartolomeo e Giorgio e la Madonna dei Monti) e di turrito Castello Monforte.
Il presepe opera di
Vincenzo Matrella e Libero Di Tota
Un’ambientazione estremamente significativa in un quartiere, per così dire, lontano dal borgo antico. Il maniero da sempre è stato per gli abitanti del capoluogo emblema identitario, visibile da ogni dove. Con lo sviluppo urbano sono sorte aree da cui non è più possibile ammirarlo ed il processo migratorio, dai paesi limitrofi, ha ridimensionato il valore simbolico della rocca di Cola.
Anche ciò provoca disinteresse e disamore verso la Storia Patria, con i conseguenti atti di vandalismo e grafomania, indiscutibili effetti di un dilagante inaridimento socio culturale. In attesa che i preposti corrano ai ripari ben vengano coloro che, pur non ricoprendo cariche o non appartenendo a specifiche categorie, non mancano di lanciare il loro personale appello in difesa delle proprie radici: e tu che sei appena entrato lì dove nacque Campobasso tributa a questo luogo il rispetto che merita!


Particolare del  presepe
 San Giuseppe Artigiano
Campobasso Natale 2012


Le due chiese romaniche, la Madonna dei Monti
ed il Castello dei Monforte nella
"riproduzione in scala" di Matrella e Di Tota
(Natale 2012)

4 commenti:

  1. Signor Paolo prima cosa buon anno. E' da tempo che non comunichiamo . Ognuno ha i suoi impegni. Nel frattempo ha scoperto qualcosa sulle strane vicende dell'orfanotrofio de capoa e su tutto ciò accaduto che ha permesso la distruzione di un importante patrimonio storico, culturale e sociale della nostra bistrattata città?

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    1. Buon anno a lei!
      Purtroppo tutte le buone intenzioni di "lavorare" durante le festività natalizie sono sfumate tristemente.
      Devo riprendere il bandolo della matassa almeno indagando presso la Soprintendenza.
      A prestissimo.

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    2. Se ha bisogno di ulteriori informazioni in merito può scrivermi sarò ben disposto ad aiutarla purché si comprendano tutte le trame nascoste di questa degradante vicenda pertinente la contessa de capoa ed i suoi lasciti

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    3. Ne approfitterò sicuramente, grazie.

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