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sabato 17 novembre 2012
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Quello che mi stupisce di più, naturalmente negativamente, non è che le autorizzazioni a compiere questo scempio siano state rilasciate dalla Provincia di Campobasso e dalla Regione Molise, che, ormai si è capito benissimo, parlano con una perfetta bivalenza alla Giano Bifronte. Urlano con una bocca, di rivalutazione e difesa del territorio per un possibile rilancio turistico culturale di questa benedetta regione, Mentre con la seconda bocca, sussurrano tutta la loro inadeguatezza e incoerenza su tutto ciò che è sinonimo di cultura, autorizzando allegramente la costruzione di pale eoliche su siti archeologici e architettonici, rotabili su tratturi, permettendo la chiusura di teatri (ma solo a causa, si guardi bene, di disposizioni superiori governative) senza batter ciglio, bisogana dire, per essere coerenti, infondo, infondo, con una certa dose di menefreghismo anche da parte di noi comuni cittadini .........e l'elenco potrebbe continuare, purtroppo, ancora a lungo! Ma quello che è veramente triste, e che lascia l'amaro in bocca, e che anche un organo statale che dovrebbe essere posto a tutela dei beni storici e architettonici come la Sovrintendenza ai beni culturali, abbia dato il suo nullaosta a questa "opera" davvero notevole e utile per la collettività. A questo punto sarebbe interessante conoscere le loro ragioni. Io le aspetto paziente e fiducioso.........
RispondiEliminaRoberto SEVERINO