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venerdì 14 giugno 2013

La Carità ai tempi della Guerra: un singolare episodio della vita di suor Brigida Postorino raffigurato in un quadro di Leo Paglione. L'opera è conservata nella Casa delle Figlie di Maria Immacolata a Campobasso.

Il Quotidiano del Molise
del 13 giugno 2013
di Paolo Giordano

Frascati bombardata
Il 22 gennaio 1944 Frascati fu pesantemente bombardata in “funzione” dello sbarco degli americani ad Anzio. Dopo mesi di cruenti scontri all’alba del 4 giugno 1944   l’avanguardia della fanteria americana arrivò in città. 
E’ in quei giorni che si verificò l’episodio magistralmente raffigurato da Leo Paglione in un suo quadro conservato nella Casa delle Figlie di Maria Immacolata di Campobasso, una delle tante opere importanti che la città nasconde e di cui pochi conoscono l’esistenza.
Infuriavano i combattimenti: fumo, polvere, spari, boati, urla, sirene! Qualcuno bussò disperato al portone del convento allarmando oltremodo le suore. L’ottantenne suor Brigida Maria Postorino invitò alla calma e mandò ad aprire. 
Erano due laceri e feriti soldati tedeschi, che si catapultarono all’interno della casa con le armi imbracciate. Si guardavano attorno impauriti come belve ferite… animali braccati e pericolosi. L’anziana Madre li scrutò con i suoi ancora brillanti occhi neri, intensi, da cui traspariva  tutta la sua personalità di donna volitiva, saggia e virtuosa. 
l'opera di Leo Paglione
La Fondatrice dell’Ordine, che dal 1943 si era ritirata nella casa Frascati, pur se abbondantemente minata nel fisico, li accolse amorevolmente invitandoli a sedere. 
I due, lentamente, si “spogliarono delle loro vesti da guerrieri” accasciandosi su delle sedie. Suor Brigida cerco di rifocillarli con il poco che disponeva. Non poté offrir loro che del vermouth e parole di conforto. Anche se nemici di guerra erano pur sempre due figli di Dio. Come suoi stessi figli li rinfrancò ed ammonì, pregando per loro e per la loro salvezza fisica e soprattutto spirituale. Le consorelle erano terrorizzate dalle eventuali conseguenze di quelle due presenze nel pieno della battaglia. Ma con amore e serenità la religiosa le tranquillizzò. 
Suor Brigida Postorino
Il suo coraggio e soprattutto la sua Fede, erano stati spesso dimostrati e messi a dura prova come nel 1934, quando subì un intervento chirurgico, affrontato per sua stessa volontà senza anestesia "per provare un po' i dolori di Gesù". Dopo aver ripreso fiato gli “ospiti” si ri-incamminarono verso il loro destino, portando nel cuore l’esempio di generosità e le sincere parole di quella mamma. 
Come tale, infatti, la Fondatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Immacolata aveva sempre percepito la sua missione. Favorendo un percorso di “ammodernamento” del clero soprattutto in quel meridione dove iniziò a “lavorare”. Infatti agli albori del novecento la forte operosità di queste suore fu indirizzata, oltre che alla cura delle anime, a lenire le piaghe che affliggevano il sud, in particolare l’analfabetizzazione e la povertà. Ed ancor oggi con immutato spirito continuano a rivolgersi al mondo intero preoccupandosi, come da sempre, anche dell’accoglienza di orfani e di emarginati.

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