Il Quotidiano del Molise del 27/09/2011 |
di Paolo Giordano
Il 25 settembre 2011 è stato un giorno memorabile, uno di quelli che restano indelebili nella storia. La città di Bojano ha ospitato il cardinal Bagnasco, presidente della conferenza episcopale italiana. L’alto prelato ha inaugurato solennemente il ciclo pittorico realizzato dal professor Rodolfo Papa da Roma. A memoria dell’evento è stata apposta una lapide, prediligendo l’italiano anziché il latino più usato in tali circostanze. In essa si citano praticamente tutti: il cardinal Bagnasco, l’arcivescovo Bregantini, l’allora arciprete Spina, l’attuale arciprete Di Filippo ed il Popolo tutto. Per una dimenticanza che appare inspiegabile, quanto tutt’altro che casuale, manca il nome dell’artista. Uno strano modo di consegnare l’accaduto ai posteri!
Tra 20, 40, 100 anni nessuno darà più un volto ai nomi incisi su quel marmo. Forse come tanti, prima di loro, nessuno saprà chi essi furono. Non è da escludere che la targa deperirà o verrà addirittura rimossa. L’opera pittorica, invece, resisterà fintanto che resterà in piedi l’antica cattedrale e con essa sopravviverà il nome dell’autore epurato dal lapicida. Non sappiamo se c’è un responsabile e chi egli sia. Ignoriamo se questo sia il modo corretto di redigere le iscrizioni. Certo ben leggendo sembra quasi che gli autori siano i parroci succedutisi, poiché l’opera è stata “iniziata” da uno e “portata a termine” dall’altro. La matematica sicuramente non è un’opinione, ma non lo è neanche la lingua italiana!
la lapide incriminata |
Ho letto il tuo articolo sulla targa posta nella cattedrale di Bojano, come rimembranza ai posteri delle opere pittoriche effettuate, nella medesima, dall'artista Rodolfo Papa, e della gaffe commessa per l'assenza, in essa, proprio del nome dell'autore. Come al solito posso dire la fatidica frase, che ormai è divenuta il mio cavallo di battaglia,: "Non dovresti meravigliarti di questo".Posso portare ad esempio, del mio dire, il fatto che una delle televisioni locali, di cui non farò il nome per una semplice questione di pubblicità, seppure negativa, ma che risulterebbe comunque immeritata, ha mandato in onda un magnifico servizio sulla visita del Cardinale Bagnasco con l'innagurazione dei cicli pittorici della cattedrale di Bojano, nonchè della scalinata artistica del Santuario di Castel Petroso. Ma, c'è un piccolo ma! Per tutta la durata del servizio si può vedere solo una serie interminabile di gran salamelecchi nei confronti dell'alta autorità ecclesiastica fatti a destra e manca. Gli immancabili, ed artistici, personaggi politici regionali, ma........dove sono i dipinti e la scalinata da innaugurare? Boh! Sarà, forse uno dei tanti misteri della fede, da affiancare a quelli della S.S. Trinità e della verginità di Maria? E scusa, se in questa occasione posso vantarmi di essere veramente “garibaldino” per queste osservazioni. Infatti siamo alle solite, tutto ciò che è arte e cultura deve immancabilmente concedere un profondo pedaggio a ciò che è nientaltro che piaggeria a buon mercato e scappellamenti vari ai potenti di turno. Penso che questo abbia davvero ben poco a che vedere con la fede cristiana, i suoi insegnamenti ed il suo credo. E Correggimi, cristianamente, se sbaglio in qualche cosa. Il tuo amico Roberto SEVERINO
RispondiEliminapoco male.
RispondiEliminaL'artista escluso passerà alla storia proprio grazie a questo aneddoto.
Mentre già da oggi non si conosce l'autore del testo.
Giuseppe
Le effigi di Mantegna, Raffaello, Michelangelo, Signorelli nelle loro opere nascoste seminascoste non sono certo un vezzo narcisistico ma una necessità con i poteri che governano l'Italia da secoli...
RispondiEliminaGabriele
Sante e sagge parole....
EliminaPaolo