Poiché abbiamo "scoperto" le prove sia dell'esistenza dell'artista e sia della sua presenza in Regione provvediamo a pubblicarle.
monsignor Angelo Spina (vescovo di Sulmona), il professor Rodolfo Papa e sua eminenza cardinal Angelo Bagnasco |
monsignor Spina, Papa, il cardinal Bagnasco e monsignor Bregantini, arcivescovo di Campobasso |
Il cardinal Angelo Bagnasco ed il maestro Rodolfo Papa si stringono la mano alla presenza di sua eccellenza Bregantini e di numerosi fotografi |
Signor Paolo non so cosa avrebbe detto il compianto don pasquale pizzardi studioso d'arte e grande conoscitore essendo un boianese doc sugli affreschi del Rodolfo Papa, già li aveva contestati a suo tempo a mons. spina oggi si sarebbe fatto un'altra risata ma nello stesso tempo non avrebbe condiviso lo scempio della concattedrale di boiano che don pasquale conosceva meglio di tutti.
RispondiEliminaMah.. non me ne voglia, però sinceramente non mi trova d'accordo. Pur essendo il gusto soggettivo (un'opera... uno stile... possono piacere o meno) ci troviamo davanti ad un Ciclo innanzitutto conforme al magistero della Chiesa e poi realizzato da un artista (credente e praticante) di fama internazionale. Alcuni, per così dire, "problemi" sono da imputare anche alle richieste della committenza o alla "fretta" della stessa nel vedere il lavoro concluso. Il ciclo andrebbe visitato con opportuna guida e con possibilità di porre domande, anche critiche, per meglio capire. Insomma nell'insieme il mio giudizio è positivo. Poi ci si può confrontare ampiamente, ma non me la sento di parlare di "scempio" anche considerando che l'Antica Cattedrale di Boiano viene citata da riviste specializzate d'arte come lodevole (nonchè bello e di qualità) esempio di arte sacra contemporanea... conforme al Magistero.
EliminaChiedendo anche a critici d'arte mi hanno confermato che lo stile degli affreschi non è certo conforme alla struttura della concattedrale di boiano comunque ognuno ha un suo gusto. Pare solo un'esibizione di ritratti di vescovi. Forse non consoni su un'abside di una concattedrale.
EliminaMolti altri critici l'hanno invece apprezzata.
EliminaAnche nell'abside di Campobasso v'è Monsignor Romita tra gli apostoli. Monsignor Spina, essendo il primo committente, potrebbe esservi stato inserito quale riconoscimento. La presenza di Mons. Bregantini è un omaggio voluto dal secondo committente (don Rocco). Ma il tutto non mi sembra poi così grave. Da che il mondo è mondo negli affreschi si inseriscono volti di contemporanei e di autorità.
Non mi risulta però per essere più sicuro vorrei sapere in che punto si trova raffigurato monsignor romita. Però monsignor romita è stato molto insigne per la cattedrale perché per i debiti della stessa ha venduto: argenteria, carrozza e cavallo ed è rimasto senza niente. Invece monsignor bregantini va racimolando denaro a destra e a manca senza badare alle spese e al giusto e sano utilizzo dello stesso non ricordando che vi sono molte famiglie abbienti che non riescono ad arrivare alla fine del mese.
RispondiEliminaLa presenza del Vescovo è riportata da diversi testi, non ultimo quello del porf. Filippo Pece. Comunque l'effige dell'attivo ed operativo alto prelato è facilmente individuabile. Monsignor Romita è il quarto apostolo da sinistra guardando e, secondo una consuetudine che ha origiine nella notte dei tempi, in qualità di committente dei lavori di arricchimento della Cattedrale (nonché dei cicli pittorici), ha un suo "posticino" nei dipinti. Lo stesso dicasi per monsignor Spina. La presenza di monsignor Bregantini, invece, è un omaggio fortemente voluto da don Rocco.
Eliminacomunque tra Monsignor Romita e Monsignor Bregantini vi è un immenso abisso che li divide. Non si possono certo paragonare perché sono due personalità del tutto distanti l'una dall'altra.
RispondiEliminaIo ho solamente ragionato sulla genesi dei dipinti, non mi sono addentrato in altre valutazioni.....
EliminaSicuramente di monsignor Romita si parla troppo poco!