Le nuovissime generazioni sono spesso bersaglio di strali ed invettive: o perché troppo ciniche nel programmare il proprio futuro o perché troppo aride, mancando di sogno e fantasia. Eppure in un angoletto nascosto di Campobasso i giovani testimoniano di volare ancora sulle ali del romanticismo, mossi dall’entusiasmo che i sentimenti generano alla loro età.
Ad imitazione di quanto accade su ponte Vecchio a Firenze o su ponte Milvio a Roma gli innamorati appendono un lucchetto con le loro iniziali, per poi buttare in acqua le chiavi. A Firenze il simbolo del legame amoroso indissolubile veniva bloccato sulla cancellata del monumento del Cellini. Questa usanza, iniziata forse dai militari dell'Accademia di San Giorgio alla Costa, risale a non più di venti anni or sono. Poiché tale abitudine è stata avversata dall’amministrazione comunale, i lucchetti vengono attualmente messi sulle inferriate del vicino lungarno degli Archibusieri. Più recente è invece l’uso praticato a Roma di incatenare quell’originale simbolo d’amore sul lampione centrale di Ponte Milvio. Nel capoluogo molisano, invece, è la recinzione che circonda la vasca di Villa Flora ad aver ispirato i giovani fidanzati. Le chiavi verranno, poi, gettate tra i pesci rossi e le ninfee che quest’anno sono incredibilmente sbocciate nella vasca. Questo fiore, ritenuto dagli antichi afrodisiaco, è anche simbolo dell’amore platonico e purtroppo –però– dell’amore non corrisposto.
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