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martedì 14 maggio 2013

I cinque euro in argento dedicati alla città di Campobasso: il Castello Monforte e la chiesa di San Giorgio impressi sulla moneta

Il Quotidiano del Molise
del 01 maggio 2013

di Paolo Giordano


A fine 2012 (4 dicembre) è stata emessa una moneta da 5 euro in argento coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in applicazione del decreto n° 55077 del 04/07/12 (Ministero Economia e Finanze). L’opera è celebrativa dell’ “Italia delle Arti” ed è dedicata a Campobasso.
Dalle note illustrative allegate alla pregevole opera si apprende che nella nostra città, il terzo capoluogo sul livello del mare, si possono ammirare meravigliose chiese, superbi palazzi storici, torri fortificate e cinte murarie con severe architetture militari, caratterizzanti la parte alta della Città Antica.
Proprio due delle più importanti testimonianze del glorioso passato civico sono state incise sulla moneta dall’abile mano della medaglista Claudia Momoni, “madre” anche della Venere di Botticelli  presente sui dieci centesimi.

Sul “Dritto”, in primo piano, la raffigurazione del Castello Monforte, in giro la scritta “Repubblica Italiana”.
Sul “rovescio” la lunetta del portale della Chiesa di San Giorgio, ornata da foglie, grappoli d’uva ed altri elementi floreali, con al centro l’agnello mistico.
Alla base la scritta “Campobasso”, il valore ed il nome dell’autrice. In alto, ad arco, la scritta “L’Italia delle Arti 2012”.
La moneta, del peso di 18 grammi, ha un diametro di 32 millimetri. La sua tiratura è limitata: 7.000 pezzi, ognuno dei quali ha il prezzo di emissione di 55 euro.
Sono già tanti ad aver acquistato il piccolo capolavoro come ricordo
personale o per farne un gradito dono, attraverso il quale propagandare le bellezze artistiche di Campobasso.
C’è, invece, chi ha pensato di omaggiarne le nuove generazioni, figli e nipoti, quasi a voler lasciar loro in eredità una parte della nostra Storia Patria, da portare con sé, al pari di una reliquia, nella vita futura.
Ma ad acquisire i 5 euro in argento non sono stati, ovviamente e per fortuna, solo Molisani. Tanti gli appassionati di numismatica, di ogni parte del mondo, ad aver inserito nelle loro collezioni questa “minuscola parte d’Italia”.
La tiratura, quindi, risulta veramente limitata: non ci vorrà molto perché i 7000 esemplari vengano tutti venduti.

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