"RICICLO" il grido degli artisti!!!
Il Quotidiano del Molise del 22 marzo 2012 |
di Paolo Giordano
Ancora una volta la Palladino Company ha
aperto le sue porte all’arte e, questa volta, lo ha fatto con un intento
altamente educativo. Non è una scoperta il nostro vivere in un’epoca di
sfrenato consumismo, totalmente sommersi dalle immondizie soprattutto per la crescente
produzione di rifiuti, eccessiva rispetto alle capacità di smaltimento. Inoltre
bisogna tristemente prende atto che la Comunità Europea ha diffidato il Molise
poiché dal 2009 non ha “fatto passi in avanti” nella raccolta differenziata.
Dal 17 marzo nella sala AXA con la collettiva “Riciclo” quattro artisti
molisani lanciano il grido d’allarme attraverso una proposta costruttiva ed
affascinante. Arte ed artigianato si fondono in un elegante connubio che guarda
al futuro attingendo alla Tradizione.
Con riuso e riutilizzo si “producono”
opere/oggetti belli e soprattutto di uso quotidiano. Però a dispetto del titolo
provocatorio della mostra bisogna precisare che non si tratta semplicemente di “riciclare”
bensì di “creare”. Pezzi di vetro e bottiglie in plastica (pvc) diventano
eleganti monili e raffinati gioielli nelle mani della notissima Justine
Casertano. Famosi i suoi
meravigliosi piatti decorati con colori e disegni in
stile personalissimo. Pezzi unici come, del resto, quelli degli altri
espositori. Gioie ed accessori nascono dalle mani di Antonio Della Porta.
un "piatto" di Justine Casertano |
una "sedia" di Donatella di Lallo |
Tra
le materie prime utilizzate ci sono intonaci, laterizi e sanitari dismessi. Il
Della Porta è specializzato nella lavorazione della ceramica ed ha brevettato una
tecnica con cui il cotto viene ricostruito a freddo.
Nell’era dei giornali telematici dà
soddisfazione constatare che il caro vecchio quotidiano cartaceo, dopo esser
stato letto, ancora ha molto da dare e dire. Donatella Di Lallo e Simona
D’Alessandro, in modi differenti, utilizzano la carta stampata. La prima,
celebre per le “sculture comode”, manipolando la cartapesta genera sedie e
mobilio (usando come scheletro anche vecchie suppellettili), plasma ciotole, bracciali
e tanto altro in tinte dalle tonalità calde e vivaci. La D’Alessandro, invece,
intrecciando giornali realizza svuota tasche, oggettistica per ufficio/studio,
elementi d’arredo e -soprattutto- borse e borselli i cui accessori sono
materiali di recupero: freni di bicicletta, cinghie di motori, tubi per
acquario. Le pagine stesse delle riviste adoperate fungono da artistici decori.
E se piove? Ci ha confessato l’autrice che: “una volta mi si è rovesciata una
bottiglia d’acqua nella borsa… ancora la uso tranquillamente”.
La mostra, patrocinata dalla Provincia
di Campobasso, sarà visitabile fino al 27 marzo però chi era all’inaugurazione
ha potuto apprezzare i canti di Mariella Brindisi e Mario Mancini: due
ricercatori, che hanno raccolto la tradizione orale dei canti popolari della
valle del Fortore. Un tesoro destinato a scomparire ed invece preservato da un
duro lavoro a suo modo “di recupero e riutilizzo”.
Gradevole e simpatica la conclusione con
un buffet quanto mai originale: "tarallucci" e vino!
Un ironico menù gustato con estremo
piacere dal folto pubblico intervenuto
un'opera di Donatella di Lallo |
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