Suor Luisa Vecchiarelli. |
Un attento conoscitore delle vicende campobassane mi ha raccontato epistolarmente che alla fine del 2010 è tornata alla Casa del Padre Suor Luisa Vecchiarelli.
La Religiosa fu importantissima figura di riferimento per gli scolari durante gli anni trenta e quaranta del millenovecento.
La condivisione è stata estremamente gradita.
Ritengo inoltre sia opportuno “farmi da parte” lasciando spazio a chi visse quegli anni in prima persona.
“Alla fine del 2010 se ne è andata, all’età di cento anni, una religiosa che molto ha dato alla nostra città, e che la generazione nata negli anni trenta e quaranta, anche tra chi è divenuto non credente, ricorda con affetto.
Parlo di Suor Luisa Vecchiarelli divenuta Superiora del Carmelo di Vinçà, nei Pirenei - (66320 P.O.) France. Era un’allieva della Montessori e fu inviata, forse a titolo sperimentale, in una scuola materna tenuta da religiosi del centro Italia. Era l’Asilo d’infanzia “G:Speranza” ubicato a Campobasso in Viale Elena .
Tutti ricordano Suor Luisa come la “fatina”, per il garbo e la capacità di persuasione che aveva con gli Implumi, anche più ribelli, e che, a quei tempi, conoscevano solo l’insegnamento impositivo. Molto spesso, sapendo che avevo la foto ricordo di fine anno (1935), me ne è stata chiesta copia.
Chissà se tra i tanti allora piccoli allievi ve ne sarà qualcuno che vorrà ricordarla.
Sperando di aver fornito un utile spunto allego copia dalla citata foto di fine anno."
Campobasso Asilo Speranza anno 1935 |
Per chi è figlio di quella generazione di "implumi" è un dovere fungere da cassa di risonanza, senza tentare di inerpicarsi per sentieri che non gli competono. Mi rendo conto che internet sia un "terreno" ben lontano dalla forma mentis di quegli ex-alunni, ma spero comunque di ricevere un “segnale” da tutti coloro che possono arricchire e salvaguardare questa memoria collettiva… soprattutto come atto di affetto e gratitudine verso “Soeur Marie Louise”.
Suor Luisa (la prima a sinistra) in una fotografia del 1999. |
Di seguito, grazie alla gentile segnalazione di chi fu alunno in quegli anni, posso riportare un elenco quasi completo dei bimbi della foto. Serve per i ricordi di coloro che c'erano e per la conoscenza dei posteri.
Una lodevole impresa sarebbe quella di conclude l'elenco restituendo alla Storia tutti.. tutti... tutti... i presenti immortalati!
Nella seconda fila dal basso da "Velardi" a "Putrella" mancano due nomi e, quindi, l'esatta identificazione dei bimbi. Magari qualche "testimone oculare" volesse aiutarci!!!!! |
Gentile Sig. Paolo Giordano, sono una pronipote di Suor Luisa, ho gradito molto leggere l'intervento nel suo blog e le parole con cui viene descritta.
RispondiEliminaCordiali saluti.
Isabella Dionisia Vecchiarelli
Gentilissima Isabella,
Eliminala ringrazio per le gentili parole. Come potrà immaginare il suo messaggio mi incoraggia a continuare questo mio "lavoro". Rinverdire il ricordo di personaggi importanti per la mia Città è un'operazione a me molto cara… è come se si mantenga ancora in “vita” quel periodo storico oramai lontanissimo. Se poi ricevo stimolo e riconoscimento da osservazioni ed apprezzamenti come i suoi, mi sento motivato a persistere... intravedo un senso nel mio agire. Nel caso specifico ho solo svolto la funzione di "ripetitore" dei ricordi d'altri (compresa mia madre che fu da bimba allieva di suor Luisa). Ci racconti qualcosa se vuole… arricchisca questa memoria collettiva che rischia di disperdersi. Ancora grazie.
Egregio Sig. Paolo Giordano, è con immensa gioia che ho appreso dell'esistenza del suo blog ed in particolare delle notizie sulla cara suor Luisa. Trovare delle notizie su di lei tramite un canale così moderno come Internet è stato davvero emozionante. Io mi chiamo Simona Lisi e sono anch'io una pronipote di suor Luisa, sono di Strangolagalli, paese d'origine della cara zia, che amava sempre ricordare nelle sue lettere, apostrofandolo come "il paesello". Soprattutto negli ultimi tempi la nostra corrispondenza era diventata più frequente ed io aspettavo le sue lettere come un appuntamento di grande gioia, perchè sapevano donare a me ed alla mia famiglia conforto e speranza in qualsiasi occasione. Persone come suor Luisa hanno carismi particolari, sanno carpire emozioni e sentimenti preclusi ai più! E' per questo che oggi nel giorno dell'anniversario del suo "dies natalis" come avrebbe detto lei, mi piace ricordarla con le parole che sicuramente avrebbe detto lei a quanti hanno avuto il piacere di conoscerla: "Cari tutti, sono con voi, con il cuore e la preghiera. Sono tanto unita a voi e vi seguirò sempre". A bientot zia!
EliminaAncora infinite grazie a lei, Sig. Paolo! A presto!
Le invierò a breve una piccola raccolta di informazioni sulla zia,non ho mai avuto modo di incontrarla personalmente ma ogni volta che avevo modo di sentirla telefonicamente riusciva a commuovermi.Era di una dolcezza infinita,conservo ancora un suo centrino ricamato a mano che mi inviò con una sua lettera.Vorrei ricordarla con queste poche parole tratte da "storia di una capinera" di Giovanni Verga: "...ella adesso è fra i beati e prega il Signore per noi miseri peccatori che abbiamo la debolezza di piangere la sua morte".
RispondiEliminaA presto.
Cosa risponderle... "semplicemnte grazie".
RispondiEliminaAnche e soprattutto della condivisione. Non è sempre facile rendere "pubblici" i propri sentimenti ed i propri tesori interiori.
Attendo con ansia.
Una piccola curisoità, se gradisce svelarmela ovviamente, in che parte del mondo si trova?
Ancora grazie a lei per aver permesso a quanti sono uniti da un immenso affetto per la cara zia di trovare informazioni e notizie che la riguardano. Ha ragione, non è sempre facile rendere pubblici i propri "tesori interiori", ma per suor Luisa questo ed altro. Del resto è stata proprio lei ad insegnarci a farlo ed anche se non ho avuto la fortuna di incontrarla direttamente posso considerarla comunque, per tutti i suoi insegnamenti e per le perle di speranza che sapeva elargire, come una delle persone più importanti della mia vita!
EliminaIo vivo a Strangolagalli, è un paesino in provincia di Frosinone e suor Luisa lo ricordava sempre con tanto affetto.
Ancora grazie a lei! A presto!
Sono emozionato e contento per i commenti, poiché mi “ripagano” facendomi ancora credere che i miei “percorsi” mentali non siano del tutto errati e che possa continuare questa mia “idea di Blog”… anche se alcune volte mi assalgono dubbi ed incertezze.
RispondiEliminaDevo evidenziare che il mio merito (se c’è) è solo di aver raccolto le riflessioni di uno di quegli “implumi” affidati a suor Luisa. Il quale, evidentemente, a dispetto dei decenni trascorsi ha ancora vivo in sé un profondo legame verso la “fatina” del convitto Speranza di Campobasso. Spero, pertanto, che voglia intervenire in questa conversazione e spero che qualcun altro di quei pargoli, girovagando per il web, si unisca a noi in questo affettuoso dialogo.
Come già scritto da Simona Lisi, scriviamo da Strangolagalli, piccolo borgo in provincia di Frosinone, paese natio della zia. Sarebbe piacevole per la nostra famiglia, venire a Campobasso e parlare con quelli che erano gli implumi affidati alla zia, ascoltare i loro ricordi. Le invio intanto un link nella quale le carmelitane di Vinça descrivono la vita e gli ultimi giorni vissuti della zia. A presto.
RispondiEliminahttp://lecarmeldevinca.over-blog.com/pages/soeur-marie-louise-de-sainte-therese-4986567.html