Mentre la Fontana Turrita da il benvenuto agli automobilisti provenienti “dalla strada di accesso che porta da Termoli e da Foggia” (come evidenziato anche dal Sindaco nel suo discorso filmato dell'inaugurazione della fontana) è ben altra l’opera che accoglie i viaggiatori che sbarcano al Terminal dei pullman di Campobasso.
Si tratta di un murales di Blu il cui significato non lascia alcun dubbio interpretativo. Il messaggio è altamente provocatorio e deve essere letto nel modo più ampio.. al di là del discorso puramente “militare”.
Non ci si deve quindi fermare solo a questo aspetto riduttivo, ma leggere la denuncia più vasta verso una generazione che rischia di vivere senza cervello… schiava di regole non sempre valide ed accettabili.
Si vuole, però, sperare che non ci sia alcuno stretto riferimento ai cittadini del capoluogo. Se invece così non fosse l’immagine offerta sarebbe tutt’altro che lodevole ed incoraggiante per chi ammara nell’ex città giardino.
Murales bellissimo. Mi sembra chiaro che il riferimento non è ai cittadini di Campobasso ma è "anche" ai cittadini di Campobasso che, evidentemente, continuano a immaginarsi - chissà perchè - come qualcosa a sè rispetto al mondo, all'occidente, a questa Italia. La riduzione dell'identità individuale ( quella più libera e creativa ) in favore di una programmazione del potere che trasforma, metaforicamente o meno, in macchine da guerra al servizio del Capitale o, se preferite, a latori di aggressività, è un tema che dovrebbe coinvolgere tutti. E non solo quando un soldato italiano resta ucciso in una cosiddetta "missione di pace".
RispondiEliminaA me non piace affatto lo stile, che ritengo essere il trionfo del brutto, dell'orrido, dello squallido. Non sono un'amante dei murales, ma se proprio si voleva abbellire la zona, si potevano dipingere scorci di città o riprendere temi legati ai trasporti - come hanno fatto alla stazione di Modena- visto che siamo in un terminal.
RispondiEliminaDovendo prendere posizione direi che anch'io non sono amante dei murales, anche se essi sono la naturale (e positiva) conseguenza del tanto... troppo cemento che soffoca le città.
RispondiEliminaQuello che sbigottisce è la "superficialità" di chi prima concede gli spazi ad "eccellenze" del settore e poi, improvvisamente, si accorge di ciò che è accaduto.
Un altro "caso interessante" a Campobasso, questa volta di inopportuno intervento, è quello del mercato coperto del Mandolesi che, fortunatamente, il fratello Sole sta provvedendo a cancellare!
De gustibus.....sottolineo solo che le opere "a tema" si chiamano commissioni, vengono pagate a parte e di solito non le fanno gli artisti ma dei bravi disegnatori. Ad un artista di fama internazionale non me la sono sentita di chiedere un disegno ornamentale a tema....anche perchè a quelle condizioni non sarebbe mai venuto a dipingere a Campobasso!
RispondiEliminaEgoisticamente quel che mi fa piacere è che a distanza di anni ancora si commentino i miei articoli.
RispondiEliminaNon ho nulla contro questo tipo di arte e non mi entusiasma l'architettura del periodo in questione.
Per la visita del Papa si volevano cancellare i dipinti del vecchio Romagnoli... poi ciò non è avvenuto ed io feci la mia modesta parte evidenziando, con un articoletto, l'inopportunità di una tale operazione.
Mi contraria, però, l'atteggiamento delle alte sfere:
purtroppo sia il murales che il mercato continuano il loro lento declino.
Il primo si sta cancellando ed il secondo continua ad essere il cadavere di un dinosauro in decomposizione.
Noi ci dilettiamo a confrontarci (ed è bello e gratificante) mentre.....
Ma non penso sia il caso di arrendersi. Fin tanto che esiteranno persone disposte a confrontasi su arte e cultura è viva la speranza di un mondo migliore e, perché no, di una Campobasso migliore!
Grazie per il commento
Paolo