Il Quotidiano del Molise 24/11/2010 |
Drammatico il racconto sulle ecomafie
reso da Roberto Saviano
nella puntata di lunedì sera di
Vieni via con me; scioccante, coinvolgente se si considerano le ricadute
che l’affare della munnezza napoletana produce contaminando la classe
politica fino a condizionare la gestione della vita pubblica. Roberto Saviano
con l’intento di riscattare il popolo napoletano dall’immeritata fama di munnezzari
ha ricordato come la raccolta differenziata sia nata proprio a Napoli, nel
1832, con l’emanazione di una legge da parte dei Ferdinando II di Borbone per
la raccolta delle immondizie in tutto il regno delle Due Sicilie. Notizia che Il Quotidiano aveva già pubblicato lo scorso 21 agosto data in cui ancora una
volta esplodeva in piena drammaticità il problema dei rifiuti a Napoli e in
Campania. L’articolo sottolineava appunto: I Sovrintendenti, constatata la
grande popolosità delle maggiori città, e le frenetiche attività artigianali
svolte nei vicoli, avevano segnalato al re la necessità di legiferare in
materia. Dall’interazione tra i vari apparati statali nacque il primo
regolamento ante-litteram sulla raccolta differenziata ed a farlo rispettare
furono preposti i Prefetti di polizia. Le sanzioni erano certe, chiare e prive
di scappatoie: “Art.10 - Ogni contravvenzione al disposto nei precedenti
articoli, sarà punita con pena di detenzione e ammenda di Polizia a seconda dei
casi”. Con la nuova norma, sia stimolando il senso civico, sia prospettando
sanzioni penali, si voleva coinvolgere ogni singolo cittadino, perché collaborasse
integrandosi con il servizio pubblico per lo smaltimento.“ (...) obbligo di far
ispazzare la estensione di strada corrispondente al davanti della rispettiva
abitazione, bottega cortile ecc. per lo sporto non minore di palmi 10 di
distanza dal muro e dal posto rispettivo. Questo spazzamento dovrà essere
eseguito in ciascuna mattina prima dello spuntar del sole, usando l’avvertenza
di ammonticchiarsi le immondizie al lato delle rispettive abitazioni, e di
separarne tutti i frammenti di ferro, di cristallo o di vetro che si troveranno
riponendoli”.
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