Il Quotidiano del Molise del 10 marzo 2013 |
di
Paolo Giordano
L’associazione
culturale CuoreNonMente si è ripetutamente distinta in operazioni di pulizia
con cui ha restituito splendore e dignità alle antiche vestigia medioevali
campobassane, insozzate dai graffitari.
Ieri, 09/03/2013, è “uscita” dalla
cinta muraria monfortiana per lanciare un forte messaggio di civiltà,
attraverso un nuovo importante atto d’amore e rispetto verso Campobasso. Grazie
all’appoggio ed alla collaborazione delle amministrazioni Provinciale e
Comunale (rispettivamente rappresentate nella circostanza dagli assessori
Tramontano e Cimino) ha rimosso le scritte vandaliche che deturpavano “l’Albero
della Vita”: la creatura di Gino Marotta che svetta al centro della villa comunemente
detta dei cannoni, ma che è stata di recente intitolata all’illustre
campobassano B. Musenga. L’iniziativa (autofinanziata) non aveva solo lo scopo
di restituire decoro ad un’opera d’arte, oramai ridotta a bacheca per avvisi di
vario genere, ma anche esprimere il dovuto rispetto per l’Uomo ed il giusto omaggio
all’Artista Gino Marotta, recentemente scomparso.
Egli
nelle sue creazioni, pur non trascurando gli aspetti della plurisecolare
tradizione artistica italiana, amava inserire elementi che spaziavano dal Rinascimento
alla metafisica di De Chirico dimostrando che la buona scultura è quella che sa
dialogare con le opere del passato.
La
sua idea gioiosa del mondo, brillante e vitale, era… è alla base del processo
creativo che, salvandone le forme, consente alla natura di sopravvivere nel
contesto urbano senza prescindere, però, dalla modernità dell’uomo
contemporaneo. La quercia, ricorrente nella sua produzione, è un simbolo a lui
tanto caro. Si innamorò di quell’albero “incrociandolo” nei suoi spostamenti da
Roma a L’Aquila. La collocazione nel cuore della Campobasso Murattiana, in un
giardino molto frequentato, consente all’opera di entrare nella vita delle
persone diventandone parte integrante.
Marotta
chiedeva sempre agli amici pendolari, tra Roma ed il Molise, in che stato
versasse il suo “Albero della Vita” e lo rattristava profondamente apprendere del
continuo progressivo deterioramento: ne sono stati addirittura asportati alcuni
pezzi.
L’intervento
della CuoreNonMente, ma soprattutto le ragioni che lo hanno generato, potrebbero
essere il primo passo per il restauro, che sarebbe perfetto se integrato da un’idonea
illuminazione atta a valorizzare il monumento. Si onorerebbe così ancor di più la
memoria dell’artefice, notoriamente cultore della luminotecnica.
gli adesivi che profanano l'opera |
Lodevole iniziativa. Ma il Comune, finora, dov'era?
RispondiEliminaRagazzi, c'è un'occasione da non perdere. IL 20 OTTOBRE DI QUEST'ANNO l'Associazione Nazionale Antigraffiti, di concerto con il Ministero dei Beni Culturali, ripulirà monumenti storici in quelle città che hanno deciso di aderire. Noi dobbiamo semplicemente dare la ns adesione, comunicarlo all'ANG (info@associazioneantigraffiti.it - ANDREA AMATO) e tutti i supporti saranno dati dai Beni Culturali della città. Una bella e grande occasione di civiltà, non credete? Per favore, aderiamo compatti. Io pensavo alla Chiesa di S. Giorgio, emblema di Campobasso. Se interessati, scrivetemi: miapoce@gmail.com
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