Il Quotidiano del Molise del 17/06/2012 |
di
Paolo Giordano
La
sera del 7 giugno 2012, nella suggestiva ambientazione della storica piazzetta
Iapoce, complice una gradevole serata di inizio estate, si è inaugurato il
ciclo di conferenze a corredo della mostra “I Colori delle Emozioni”, ospitata
in Palazzo Pistilli a Campobasso. Dopo i saluti del direttore regionale per i
Beni Culturali Gino Famiglietti, del presidente della Provincia Rosario de
Matteis e del Soprintendente Daniele Ferrara, protagonista è stato Michele
Praitano, dentista di professione, storico, artista e collezionista per
vocazione. Il dott Michele ha piacevolmente narrato della “Nascita di una
collezione” ripercorrendo i circa 50 anni in cui ha raccolto i capolavori, oggi
donati alla collettività, viaggiando per l’Italia, incontrando antiquari da cui
acquistare ed artisti a cui commissionare. Tante le storie! Dalle scoperte di
firme importanti sotto vecchie cornici all’autoritratto pagato con una
dentiera. Dall’emozione provata nel toccare, nel caveau di una banca a Torino,
l’autoritratto di Leonardo da Vinci all’aver nascosto, arrotolandole in un
giornale, due “scene di battaglia” del XVIII, per celare all’adorata moglie un
suo ennesimo “folle” acquisto. Epici gli incontri con Gigino e Lorenzo, i due
fornitori “a domicilio” di opere, come la “Suonatrice di chitarra” di Gaetano
Esposito, pagato negli anni ’70 un decimo del suo valore e che riporta alla
memoria il brutto incidente stradale del 1972. Oltremodo ilare l’arresto di
Silvestro Pistolesi, allievo di Annigoni, prelevato dalla polizia di Campobasso
poiché si aggirava con mantello e cappellaccio in città. Il Praitano, che
l’aveva invitato in Molise, dovette scagionarlo. Decine gli incontri!
Tredicenne rimase seduto per ore nella campagna di Castelbottaccio, accanto ad
Arnaldo De Lisio, che dipingeva con il cavalletto en plein air.
"La strega" di Annigoni |
Anni dopo vide “La Strega” su di una rivista, ed allora volle conoscere Annigoni, che incontrò
a Firenze. Fu, poi, un’esposizione sui generis, nel pastificio Guacci di
Campobasso, a spingerlo sulle tracce di Clemente Tafuri. Il maestro doveva
essere a Salerno, dove Praitano si era recato con lo zio Ottavio Eliseo. Tafuri,
invece, viveva da tempo a Genova. Giunti dunque in Liguria dovettero attendere
il tramonto poiché, su una mattonella di Vietri, all’ingresso della villa era
scritto “Al visitatore… sei benvenuto al calar del sole”. Qui, trattando con la
di lui moglie napoletana, ben lieta dell’incontro con dei conterranei, riuscì a
comprare un autoritratto del coniuge a lei dedicato: “Ad Anna la sceicca, dallo
sceicco Clemente”. Un altro “colpaccio” fu l’acquisizione del ritratto di Paolo
Diodati, di Giacomo Grosso. Lo ottenne, con un piccolo “misfatto”, dalla vedova
di Tito Diodati (figlio di Paolo) esperto d’arte, primo storico fornitore
napoletano del Nostro, “millantando” una trattativa in corso.
autoritratto di Clemente Tafuri |
Iniziatore,
compagno e mentore fu da sempre Giuseppe Ottavio Eliseo, altro grande
collezionista, la cui raccolta è di proprietà della Provincia. Egli guidò il
nipote Michelino lungo la via del collezionismo borghese. A sua volta era stato
affascinato ed ispirato da Giuseppe Barone, fondatore del Museo di Baranello. Tutte
personalità animate dallo spirito degli Umanisti, che nel Rinascimento donarono
i loro beni alla collettività, trasmettendo, con alto senso civico, amore per
la cultura e passione per l’arte. E proprio nel rispetto del collezionismo
borghese Palazzo Pistilli verrà con il tempo arricchito da mobilio d’epoca che
doni anima all’ambiente, rendendolo ancor più vicino a quello delle case
ottocentesche campobassane. L’obiettivo principale è la conoscenza del nostro
passato attraverso un percorso che dal barocco arriva ai nostri giorni. Solo così,
recuperando la nostra identità e la coscienza della ricchezza culturale,
storica ed artistica del territorio, sarà possibile costruire il Futuro. “I
Colori delle Emozioni” è un “corso di storia dell’arte” che permetterà di
“uscire al mondo” con idee chiare su cultura e movimenti artistici. Poi, se
questa mostra concorrerà anche ad uno sviluppo turistico… ben venga. Il Molise
non teme confronti, disponendo di risorse ed attrazioni… dal paleolitico
all’arte contemporanea.
Nessun commento:
Posta un commento