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mercoledì 8 agosto 2012

Fra Immacolato, al secolo Aldo Brienza (2° - estate 2011). FRA IMMACOLATO NON HA PADRONI!

"Il Quotidiano del Molise"
 del 15/07/2011


di Paolo Giordano

In merito al dibattito sulla traslazione di fra Immacolato è stato coniato lo slogan “fra Immacolato non è proprietà di nessuno”. Quello che però si sta ignorando è che il santo campobassano, al secolo Aldo Brienza, ha una sua famiglia di appartenenza e degli eredi. A costoro nessuno avrebbe chiesto né un legittimo parere, né tantomeno autorizzazioni a norma di legge. Alcuni di essi, infatti, nutrono profonde riserve su tutta questa operazione che vede, incolpevole protagonista, il loro congiunto. Innanzi tutto ci tengono ad evidenziare che sia la casa che il luogo di sepoltura sono costante meta di devoti provenienti da tutte le parti del mondo. Si sfata così ogni sospetto di un disinteresse verso questo nostro importante concittadino. Il loro rammarico è che non sono stati coinvolti tutti gli eredi e che non sono state fornite chiare e convincenti spiegazioni sul perché dell’inumazione del loro zio a Castelpetroso. Sarebbero, quindi, propensi a lasciare che la tomba contesa sia ospitata nella Cattedrale di Campobasso o anche in altra chiesetta maggiormente conforme all’umiltà di vita del carmelitano. Sempre, comunque, nella città natale dove è vissuto, ha sofferto ed è morto. Non li entusiasma una scelta che favorirebbe lo sviluppo religioso e “turistico” del Santuario, facendo gravitare i flussi di pellegrini su Isernia. Fra Immacolato deve essere un punto di riferimento principalmente per Campobasso ed aiutare la città a progredire spiritualmente… e non solo.
Inutile ignorare che si creerebbe un considerevole indotto: basti pensare  a San Giovanni Rotondo ed alle migliaia di visitatori bisognosi di vitto ed alloggio che generosamente lasciano offerte anche cospicue. Quel che spiazza ulteriormente “questa parte” di eredi è che non c’è stata alcuna altra proposta alternativa e che si è prospettata una momentanea collocazione delle spoglie mortali a Castelpetroso, in vista della progettazione e realizzazione di un santuario “ad hoc”.
Nel frattempo, prima ancora che siano stati presi concreti accordi tra le parti e concesse le autorizzazioni di legge, già si organizzano pullman per la fantomatica traslazione autunnale. Contemporaneamente sorgono comitati di raccolta firme contro lo spostamento.
E’ triste vestire i panni di Cassandra, ma -purtroppo- si prevedono tempi amari e molto difficili.

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