Pensieri



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mercoledì 25 maggio 2011

I LIBRI NON LI RUBA NESSUNO.. MA LA CULTURA RISCHI L'ESTINZIONE. "Scripta Manent" il chiosco di Giovanni Fanelli a Campobasso




di Paolo Giordano

Le statistiche parlano chiaro: in Italia si legge mediamente poco e nel Molise ancor meno della media nazionale.
L’aspetto sconfortante è che i cittadini, sommersi quotidianamente da ogni tipo di ricerca demoscopica, non prestano più attenzione agli allarmi che vengono lanciati ed avendo sviluppato un’inquietante indifferenza non prendono alcuna contromisura.
Il primo devastante effetto è la moria delle librerie, tamponata in parte (un male minore) dalla diffusione di punti vendita “commerciali”. In un certo qual modo l’acquisto telematico offre un rimedio, particolarmente in Provincia, ma internet non è quel toccasana che si crede.
Nei quasi sconfinati cataloghi c’è sempre l’irreperibile, inoltre non viene assecondata la natura sociale dell’essere umano, mancando l’interazione con un venditore in carne ed ossa, nonché il contatto fisico con il libro stesso.
Entrare in una libreria coinvolge almeno 4 dei 5 sensi! Il libro indiscutibilmente si vede e si tocca.
Poi l’odore di nuovo di stampa, il profumo di rilegatura che riconduce inevitabilmente alle scuole elementari-all’infanzia e quello di polvere che testimonia la vetustà di un volume.
Infine si odono le voci, i commenti, le recensioni e gli apprezzamenti degli altri clienti.
Solo il “palato” resterebbe escluso, anche se il gusto di una buona lettura non ha prezzo!
In tutte le grande città vi sono delle “bancarelle” che ospitano libri di ogni tipo sia vecchi che nuovi.
Mutatis mutandis, Campobasso ha il suo chiosco, ubicato, oramai da tempo immemore, all’ombra del Banco di Napoli, il quale da pochi mesi ha cambiato gestione e struttura
E’ d’obbligo osservare che, pur senza particolari appariscenti, è stato curato in ogni minimo dettaglio con gusto, amore, attenzione e rispetto per il contesto architettonico in cui si colloca.
Al suo interno, e sugli espositori esterni, libri di ogni genere letterario nuovi, vecchi ed antichi .
Al cliente è offerta anche la possibilità di scovare l’occasione, di imbattersi in un testo febbrilmente cercato o di cui addirittura si ignorava l’esistenza.
Il settore dedicato alla letteratura per ragazzi, che qualcuno giudicherebbe poco intellettuale, è ricco di svariate pubblicazioni, molte delle quali hanno fatto la storia del fumetto.
E’ possibile curiosare, scavare, cercare, trovare, rivivere emozioni del passato da poter condividere con i propri cari.
Oltretutto, grazie, alla disponibilità ed alla “complicità” del giovane proprietario si può arricchire la biblioteca di famiglia con quel “pezzo” mancante, che solo l’abilità di chi gira per mercatini, contratta, acquista e scambia può scoprire, sepolto e dimenticato chi sa dove, ignorato dai mercati web!
Ben altro permette internet, ma di sicuro in “rete” manca il confronto, il nascere di amicizie, lo scambio di pareri, il travaso di conoscenze e, perché no, anche la difficile arte del mercanteggiare sul prezzo.
Indispensabile per la formazione dei giovanissimi è il rapporto umano, l’affrontare e vincere la difficoltà di interloquire e confrontarsi con l’altro, confidando a lui i propri desideri ed i gusti personali. Ciò è sempre più difficile in un mondo in cui si deve sapere fare tutto e non si può essere secondi a nessuno.
Una realtà dove i bimbi sono mostruosamente tecnologici, ma, forse, non hanno mai giocato in un cortile con dei loro coetanei, succubi di una mentalità che stabilisce per loro ciò che è cultura e ciò che non lo è.
Se poi ci si volesse distrarre un attimo dai libri, il poliedrico gestore si rivela appassionato di modellismo, cartoline, subbuteo, dissertazioni storiche e di chi sa di cos’altro.
In questo originale punto vendita la status di cliente affezionato non garantisce uno sconto in percentuale sul prossimo acquisto, ma assicura il venir sempre accolto con uno sorriso ed una stretta di mano, anche se si è solo di passaggio per il centro cittadino.
Significa ricevere puntuale informazione quando salta fuori quell’articolo introvabile, che oramai si era rassegnati a non possedere e permette di essere coinvolti in qualche idea di progetto culturale in via di realizzazione.
Dopo aver frequentato per un po’ questa “libreria”, prima o poi, tutti rivolgono la ferale domanda: “ma non hai paura che ti derubino?”
L’immancabile risposta è:”devo proprio farmi realizzare quella maglietta con su scritto: i libri non li ruba nessuno!

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