Nel numero de "il Quotidiano del Molise" del 03 novembre 2010, Vittoria Todisco annunziava la pubblicazione di una serie di racconti legati ai molisani in guerra o alla guerra in Molise. Sono racconti interessanti e suggestivi. Testimonianze preziose di vicende passate raccontate dai protagonisti.
E' doveroso riprenderli iniziando proprio con la pubblicazione dell'articolo introduttivo.
Racconti di guerra, la parola ai lettori
di Vittoria Todisco
Inizia da domani la pubblicazione su “Il Quotidiano” di una serie di ‘racconti di guerra’ scritti per la maggior parte dai nostri lettori che hanno accolto questo invito formulato attraverso un ‘passaparola’. La partecipazione naturalmente è ancora aperta a chiunque avesse voglia di farci pervenire un proprio contributo con l’obbligo di attenersi, nella narrazione, a luoghi e persone riconoscibili nell’ambito regionale. I racconti hanno dunque come scenario il Molise e protagonisti siamo noi, la gente comune, che sull’argomento ha ancora cose inedite da raccontare. I lettori possono partecipare attingendo alle memorie personali o ai racconti riferiti al periodo della guerra così come che nelle famiglie vengono raccontati. La traccia proposta è sul genere: “La storia siamo noi” e l’iniziativa non intende affatto esaltare il sistema della guerra, quanto ricordare come i molisani hanno vissuto quell’evento, ricco non solo di storie di tradimento ma anche di episodi di solidarietà e fratellanza.
E’ sembrato doveroso con l’approssimarsi del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia che “Il Quotidiano” rallentasse il passo che ogni giorno è costretto a tenere stando dietro al susseguirsi dei tanti avvenimenti che interessano i nostri lettori e che nel bene e nel male, sono parte della nostra vita. Consideriamo l’iniziativa quasi come una pausa, una piccola parentesi nello svolgimento della quotidianità, utile per volgere uno sguardo indietro e attraverso la cronaca di piccole storie comprendere meglio lo svolgimento della grande Storia quella che i testi scolastici hanno fin’ora quasi del tutto ignorato. L’intento è anche quello di restituire un posto nella memoria collettiva ai tanti avvenimenti ignorati o che rischiano di svanire e, rendere omaggio a coloro che non ci sono più, ai quali molto dobbiamo. Per cui fin da ora ringraziamo tutti coloro che vorranno aderire all’iniziativa
Nessun commento:
Posta un commento