Quando chiuse i battenti la libreria di Michele scrissi questo pensiero che inviai ai giornali. Lo pubblicò "Il Ponte" che però nella conclusione tagliò un passaggio. Il mio atto di speranza divenne un pianto funebre....
Nel fuggi fuggi generale, tipico della sera di San Silvestro, tra i primi scoppi di petardi e gli ultimi scambi di auguri per strada, prima che ci si rechi nei luoghi in cui si aspetterà festeggiando la mezzanotte, calano tutte le saracinesche delle attività commerciali.
La città sarà in ferie per circa 24 ore.
Poi i vari negozi riapriranno, gradualmente a secondo del settore merceologico e, solo dopo svariati giorni, ci si renderà conto di quali e quante di quelle serrande non si alzeranno più.
E’ come quando si effettua la conta delle vittime dopo un qualsivoglia cataclisma legato all’uomo o alla natura.
Solo nella brevissima via Cannavina (già via Borgo), nell’indifferenza generale, ben due attività hanno chiuso i battenti ed una delle due è la libreria “Libri & Dintorni”.
Sinceramente si è assaliti da un senso di sconforto nel dover ancora esternare solo pensieri che siano delle laconiche orazioni funebri o delle commoventi rievocazioni, sarebbe bello poter, per una volta, gioire dinanzi ad un evento positivo, ma ci sono circostanze (come questa) in cui non ci si può esimere dal parlare.
Per qualche tempo sulla vetrina, tristemente chiusa, è stato affisso un foglio che poi per scelta, per caso, o peggio per mano di qualche povero sciocco, è stato strappato via:
Robert Louis Stevenson ha osservato che la destinazione di un viaggio importa meno del viaggio stesso, e che il viaggiatore autentico è quello senza meta. Quasi sempre questa è stata la mia intenzione durante i miei giri nelle librerie. E anche nei casi in cui la mia escursione si prefiggeva una meta ben definita, quella di trovare tale o tal altro libro, la varietà offerta alla mia bramosia mi distraeva implacabilmente da quel proposito iniziale”.
Alberto Manguel, Elogio del libraio
Sarebbe sufficiente fermarsi a riflettere attentamente su queste frasi per vanificare ogni altra valutazione.
un segnalibro "omaggio" de La Libreria |
Ma, anche se probabilmente Michele mi zittirebbe, una breve riflessione desidero ugualmente farla quale atto di gratitudine per l’amicizia di cui mi onora e quale pubblico ringraziamento per il suo operato professionale lungo almeno 6 lustri.
Di Michele Paparella si può dire tanto e tanto potrebbero raccontare amici e nemici, sostenitori e detrattori, ma nessuno può negare la sua professionalità, la sua disponibilità, la sua sensibilità personale e lavorativa.
Il suo buon gusto e la sua conoscenza nella scelta dei libri, delle case editrici e delle edizioni dalla più economica a quella più raffinata, ne hanno fatto un indiscusso esperto del settore.
Profondo conoscitore della natura umana, è sempre stato ottimo amico, consulente e consigliere nell’acquisto e nella lettura dei testi.
Sistematicamente attento e disponibile ai giovani ed alle loro necessità, nonché speranzoso di offrire una “casa” a tutti coloro che desideravano intraprendere la via della scrittura.
Nello stesso tempo inflessibile ed impietoso “castigatore” –anche solo con un sorriso- dei supponenti e degli intellettuali autoreferenziali.
Sempre pronto e solerte ad assecondare le esigenze del cliente.
La sua storia professionale, inevitabilmente costellata anche di insuccessi ed errori, è stata, comunque, un crescendo alimentato da ogni tipo di vissuto, non secondario quello extra lavorativo.
Tante sono state le iniziative intraprese durante “la sua missione” in favore di un modo diverso di vivere la lettura ed i libri.
La sua battaglia si è svolta in tre scenari:
I primi due in via Vittorio Veneto, con La Libreria e poi con la nascita della Nuova Libreria mentre l’ultimo, dopo un breve periodo sabbatico, in quel gioiellino che è stato Libri & Dintorni.
Delle intuizioni da lui avute in tanti anni di “carriera” mi piace ricordarne solo due:
Una è la tessera del “circolo” de La Libreria.
La tessera socio su cu si annotava ad ogni acquisto uno sconto pari al 10% (se memoria non m’inganna) del valore della spesa sostenuta, da poter poi utilizzare per ulteriori acquisti.
Qual è la particolarità?
Che questa idea, preludio ad un vero e proprio Circolo Culturale, era nata nella provinciale e sonnacchiosa Campobasso della fine degli anni settanta del secolo scorso, in un panorama economico e culturale ben lontano dall’attuale: un’idea oltremodo innovativa per i tempi e per il luogo.
L’altra è l’effervescente ciclo di conferenze “Menti Curiose”, tenutosi dal 23 maggio al 22 giugno 2006, con l’intervento di personaggi geniali, colti e coinvolgenti appartenenti ai più disparati settori della società.
locandina con programma dell'evento "Menti Curiose" |
Prima che l’oblio inghiotta tutto, chi vuole può curiosare sul blog http://libriedintorni.splinder.com/ e lì troverà qualche testimonianza.
Altro ancora è stato realizzato negli spazi fisicamente ridotti, ma spiritualmente senza confini, di via Cannavina come ad esempio i laboratori per bambini.
Parliamo, comunque, di oltre trent’anni di fervente attività, per cui non è umanamente possibile condensare in un paio di esempi una vita intera.
Libri & Dintorni sembrava potesse essere una delle pietre miliari per un Centro Storico cittadino diverso.
Per qualche anno abbiamo creduto che si stesse per iniziare un nuovo corso, che le nuove generazioni avrebbero potuto godere di un punto di incontro di qualità.
Ma non solo nella libreria, bensì in tutto il contesto circostante: un vero Centro Antico che fosse Storico e Culturale.
Nello specifico l’attività di Michele Paparella era bella, gradevole ed ospitale con testi raffinati, ricercati e di qualità.
Un punto di incontro tra menti curiose……….
Libri & Dintorni si ferma qui e la sua chiusura se ci riempie di amarezza, ci convince che la scelta di avere un luogo libero, una vetrina, delle serate particolari con il pubblico è stata piena di dignità e di passione.
Ringraziamo i nostri lettori che hanno condiviso le nostre particolarità, i libri introvabili, le menti curiose che si sono incontrate e scambiati interessi, curiosità, e che la nostra libreria ha ricambiato con nuovi e vecchi libri che ormai nelle grandi sale con pile di novità, sono messi al bando.
Ringraziamo anche i non-lettori, perché ci hanno fatto comprendere che oggi si preferisce il titolo in grassetto al contenuto, in questo modo nel nostro Paese tante piccole librerie salutano con dignità.
Siamo coscienti che ci fermiamo troppo presto in questo viaggio ma siamo contenti di averlo navigato.
Anche questo poteva leggere il passante sull’oltremodo dignitoso avviso di chiusura, esposto nei giorni a ridosso della fine del 2009.
E mentre in tanti esternano promesse e proclami sulla qualità della vita in città e sull’oramai imminente (se non addirittura già avvenuta) riqualificazione del Borgo Antico, resta solo e sempre la saracinesca serrata.
Nella mia mente rimbomba, invece, una frase del 5 maggio del Manzoni:
Cadde risorse e giacque!
Mi scuso se profano una delle poesie basilari della Letteratura Italiana, ma mi piacerebbe pensarla così:
Cadde risorse e………
giacque?
Paolo Giordano
CAMPOBASSO
Io l'ho conosciuto solo virtualmente, attraverso il suo blog...sono friulana e lui a Casarsa, terra
RispondiEliminamaterna di Pasolini, aveva fatto il militare tanti anni fa!
Un uomo delizioso, d'altro stampo mary
www.maryforever.splinder.com
Sono estremamente felice del commento di Mary.
RispondiEliminaInnanzi tutto perché dimostra che Michele, come tutti i Grandi, pur essendo "ignorato" dalla sua terra è conosciuto e stimato oltre gli angusti confini regionali.
Poi perché ho finalmente ricevuto un “incoraggiamento” nel continuare quella che era la mia idea: portare un po' di Molise (il mio) nell’illimitato universo di internet.
Poi per l’interessante nuovo contatto che linkerò con piacere.