Pensieri



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lunedì 16 maggio 2011

Campobasso e le sue sale cinematrografiche: Odeon, Modernissimo, Ariston, Savoia..... e Pidocchietto

Con il desiderio di ricostruire una memoria collettiva irrimediabilmente danneggiata da "veline, velone, tronisti e freak vari" continuo a rivolgere “appelli ai lettori”. La speranza è di riuscire a raccogliere memorie legate alle vecchie sale cinematografiche di Campobasso: Odeon, Modernissimo, Ariston, Savoia e, per i più maturi, il "pidocchietto" di via Pietrunto. Di quest’ultimo si è persa ogni traccia! C’è qualcuno chi ne ricorda l’esatta ubicazione, il nome, le dimensioni… e che addirittura ne possieda qualche immagine?


Secondo alcuni il “Pidocchietto” sarebbe stato demolito.
Però occhio sulle espressioni , forte dei ricordi paterni, rincuora i ricercatori segnalando dove sarebbe stato ospitato quel cinema: lo stabile è vivo ed ancora “funzionante”. Chi sa se qualcosa è sopravvissuto della sua “esperienza cinematografica”?
Ed allora, in attesa di ulteriori sviluppi, restituiamo l’insegna al “Pidocchietto”!
Ma quale era il suo vero nome?


quello che forse fu il "pidocchietto"

L’avventura del “Pidocchietto” continua!
Si legge sul “Masciotta” che “alla via Francesco Pietrunti (sic) n° 17 è una vasta sala rettangolare che ben si adatta all’uso per cui è adibita dal 1912. Le decorazioni del soffitto e delle pareti di alquanto buon gusto e dovute al giovane e promettente artista Eugenio Checchi."
Oltre a citare il Masciotta, Vincenzo Lombardi, sul secondo volume di “Campobasso, capoluogo del Molise”, nella scheda “Il teatro. Una storia travagliata lunga un secolo” scrive che già nel 1907 era attivo il “Cinema Salone Molisano” in via Pietrunto, di proprietà di De Socio e Zita.
Svelato quindi il nome! Ma perché "Pidocchietto"?
Si sposterebbe, quindi, di due portoni l’ingresso rispetto a quanto scritto in precedenza. Anche se sorge il dubbio che l’edificio originario sia andato distrutto.
Un'ulteriore curiosità: negli anni 50 (?) l'operatore era anche dipendente di Petrucciani, un negozio di elettronica ubicato all'inizio del Corso. Il titolare dell'attività esponeva i manifesti degli spettacoli cinematografici, che spesso erano gli stessi dell'Odeon proiettati il lunedì, successivamente alla proiezione principale in via Milano. Il Petrucciani, inoltre, usava posizionare la radio fuori dal negozio per consentire l'ascolto delle radiocronache calcistiche.

In attesa di ulteriori scoperte ecco un’immagine “Trombetta” del "Cinematografo Modernissimo" datata 1932.

sulla destra il
Cinematografo Modernissimo


7 commenti:

  1. Ciao, mi sono aggiunto recentemente fra i lettori, il tuo è un blog davvero ricco di curiosità!
    Posso dirti qualcosa sul "pidocchietto", secondo ciò che ricorda mio padre: l'esatta ubicazione era nella struttura di fianco al negozio "Biagino", precisamente dov'è (però non ricordo se vi è ancora) l'esercizio commerciale "Cannella". La struttura si riconosce perché nella parte superiore presenta una specie di finestrone. Mi diceva anche che il pavimento doveva esser di legno, forse un rudimentale parquet.
    Dopo il cinema, pare che vi si sia stabilita una ditta addetta alla torrefazione del caffè, o qualcosa di simile.
    Mi farò spiegare, se possibile, ancora meglio, intanto ti saluto! :)
    Ah, anch'io ho un blog, magari puoi passare a trovarmi!
    A presto!

    Luigi

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  2. Ti ringrazio sia per l'apprezzamento e sia per questo tuo "commento".
    Intendi Biagino elettrodomestici in via Ferrari? Ti chiedo ciò perchè mi sembra ci sia il figlio di fronte alle Poste? E, se non erro, c'era un Biagino (e forse c'è ancora) Tessuti in via Marconi (un tempo mi sembra fosse in via Ferrari -ricordi d'infanzia).
    Ho già curiosato nel tuo interessantissimo blog. Ho letto anche il tuo commento in merito a Villa de Capoa sul blog "Radici verdi CB". Spero di riuscire a condividere presto con voi alcuni miei "contributi" sulla questione di quel Parco. A presto allora... attendo curioso ulteriori novità.

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  3. Ciao!
    Intendo proprio il figlio a Via Pietrunto, lo davo per scontato perché avevi ben esordito con il fatto che il cinema si trovasse lì; oltretutto "Biagino" è proprio l'intestazione della sua attività, più che un modo per indicarlo. L'insegna riporta così, ha ripreso infatti il nome di quello gestito insieme al padre. :)
    Quindi non puoi sbagliarti, la struttura è proprio quella di fronte le Poste.
    Grazie per l'apprezzamento sul blog, e a rileggerci su questi lidi!

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  4. Mai dare nulla per scontato.. eh eh eh.
    Non chiedermi il perchè, ma continuavano a venirmi in mente via Marconi ed il Fondaco della Farina.
    Chi sa quali strani percorsi mentali si sono attivati.
    Forse solo stanchezza e sovrapporsi di pensieri.

    Sarebbe interessante reperire delle fotografie....

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    1. anch'io ho nitida l'immagine di un portone ancora esistente nel Fondaco della Farina entrando da Via Cannavina in fondo sulla destra all'angolo...c'era una scritta sul portone quasi illeggibile....

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  5. Un vero mistero, sembra "Maldoror" di Cavallone! :D
    Magari i numeri civici sono cambiati nel corso del tempo, oppure davvero l'edificio è stato demolito, anche se c'è da dire che l'estetica di quello indicato pare proprio del periodo. Nel frattempo ho trovato un altro testimone che avvalora la tesi del "Pidocchietto" in quella struttura; scandaglierò anche altri possibili informati!

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  6. In tutta sincerità… ho contato i numeri partendo da ambo i lati. In considerazione del fatto che i palazzi sembrano tutti di fine ottocento credo che la numerazione non si discosti di molto. Insomma se non è quell’edificio è il vicino. Del resto l’importante e scuotere i campobassani perché non si perda del tutto questa memoria collettiva.

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